Guerra nucleare

Tutt'altro sempre inerente alla radioattività.
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Emiliano
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Guerra nucleare

Messaggio da Emiliano » 24/03/2016, 23:23

Gli effetti causati dalla detonazione di un'arma nucleare sono molteplici:

Emanazione luminosa: l'intensità della luce emessa è così grande da poter accecare istantaneamente una persona che la guardi direttamente anche a 60 chilometri di distanza. Testimonianze di alcuni sopravvissuti all'atomica di Hiroshima parlano dell'esplosione come dell'"accensione di un secondo sole, ma 1000 volte più luminoso".

Calore: la temperatura nel punto preciso dell'esplosione qualche frazione di secondo dopo lo scoppio della bomba può raggiungere diversi milioni di gradi Celsius. Tale calore può spazzare via qualsiasi forma di vita nel raggio di diversi chilometri.

Spostamento d'aria: la velocità del vento può raggiungere anche i 1500 km/h ed una elevata temperatura che, nei territori compresi all'interno dei primi chilometri di raggio dall'esplosione, causa incendi e roghi spontanei del tutto indomabili, per poi diminuire con la distanza.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità questo, assieme al calore, rappresenta l'elemento che più di ogni altro causa distruzione di manufatti e morte degli esseri viventi nei primi istanti successivi alla detonazione.

Emissione radioattiva: data dall'emissione di radiazioni di tipo alfa, beta, gamma e neutroniche. A causare questa emissione, oltre all'esplosione stessa, contribuiscono anche gli isotopi radioattivi rilasciati in una vasta area dall'ordigno. Inoltre, poiché la vita media di questi elementi può avere un decorso di decine o migliaia di anni, può esserci un inquinamento radioattivo che si protrae per decine o migliaia di anni.

Dopo 2 o 3 ore dall'esplosione, avviene il richiamo di vaste masse d'aria circostanti, causato dalla rarefazione dell'aria negli istanti successivi all'esplosione. Quest'aria bollente e ad alta velocità causa generalmente incendi di vaste proporzioni nella zona investita.

Fallout radioattivo: cioè la ricaduta di materiale radioattivo. Per le particelle più pesanti avviene nelle prime 24 ore successive all'esplosione, accompagnato da forti piogge acide e radioattive, che a loro volta contribuiscono a portare a terra gli elementi radioattivi rilasciati in atmosfera. Il materiale più leggero può invece decadere dopo periodi molto più lunghi e in territori molto più vasti.

Impulso elettromagnetico (EMP, Electro Magnetic Pulse): è dovuto al rilascio di radiazioni elettromagnetiche di alta intensità, che possono causare l'impossibilità di utilizzare apparecchiature elettroniche per un certo periodo. Questo effetto è molto noto in campo militare perché potrebbe impedire la reazione del nemico.

Gli effetti di esplosioni nucleari su vasta scala sono difficilmente immaginabili, soprattutto a causa dell'inquinamento da radiazioni che continuerebbero ad arrecare danni biologici anche per gli anni successivi e si estenderebbe velocemente su qualsiasi zona del mondo.
Inoltre, l'impatto distruttivo sulle cose risulterebbe pesantissimo: si può prevedere la distruzione totale della maggior parte delle grandi città della Terra. Anche se un paese o una regione non venissero direttamente investiti da un ordigno nucleare, tale regione pagherebbe comunque un prezzo elevatissimo di vittime: la radioattività arrecherebbe molti danni alla biosfera e molte specie viventi si estinguerebbero.

Tra gli scenari ipotizzati riguardo al periodo successivo ad una guerra nucleare, particolarmente conosciuto è quello chiamato inverno atomico. Secondo questa ipotesi, in caso di attacco atomico fra superpotenze (USA e URSS) una gran quantità di detriti sollevati in aria dalle esplosioni sarebbe mantenuta in sospensione da venti e correnti atmosferiche, impedendo così ai raggi solari di attraversare l'atmosfera, inibendo quindi il riscaldamento della Terra e la crescita di organismi animali e vegetali.



Conseguenze di una piccola guerra atomica:

Un'ipotetica piccola guerra atomica, ad esempio tra India e Pakistan, innescherebbe una carestia mondiale che porterebbe alla morte immediata di circa due miliardi di persone in tutto il mondo e rischierebbe persino di segnare la "fine della civiltà umana" perché distruggerebbe i raccolti, danneggerebbe l'ambiente e porterebbe i mercati mondiali nel caos.

Conseguenze di una grande guerra atomica:

Nel caso in cui scoppiasse una grande guerra atomica, e solo 300 delle migliaia di testate nucleari dell'arsenale russo fossero lanciate sulle metropoli americane e viceversa morirebbero istantaneamente fino a 100 milioni di persone per schieramento e verosimilmente tutte o quasi le altre morirebbero principalmente a causa della congiunzione fra radioattività e assenza di cure (causata dalla morte o dalla malattia del personale medico e dall'assenza di strutture) ma anche per fame ed epidemie. Queste però sarebbero le conseguenze meno gravi: La nube di detriti sollevata dall'esplosione raffredderebbe la temperatura globale da 8 a 30 gradi (inverno nucleare) di fatto bloccando l'agricoltura o rendendola estremamente improduttiva con una conseguente carestia che potrebbe provocare una possibile estinzione della razza umana. Altre conseguenze:

Si verificherebbe la morte di un'enorme percentuale delle piante a causa della ridotta luce solare che penetrerà sulla Terra a causa della nube di detriti (cosa che renderebbe ancora più grave la carestia).
Ci sarebbero alti livelli di radioattività anche nei paesi più lontani dal conflitto.
Le tempeste di fuoco causerebbero la diminuzione del 16% dell'ozono con una conseguente maggiore esposizione ai raggi ultravioletti e una riduzione del 7% dei pesci e vari incendi difficili da controllare.

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Enotria
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Re: Guerra nucleare

Messaggio da Enotria » 24/03/2016, 23:34

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E come diceva sempre Mike Bongiorno . . . . Allegria !


Andrea

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