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Interessante documento del 2015.

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L'intervista in oggetto mi sembra molto chiara, il dott. Casolino (ricercatore INFN) non è il primo pirla che passa per strada,ovviamente non può scendere in dettagli scientifici più di tanto perché sarebbe incomprensibile al 99,99% dei fruitori del servizio.
Per quanto riguarda i rilevatori del video NESSUNO dice che "Praticamente ogni famiglia o comunità Giapponese dovrebbe dotarsi della pentolaccia (tipo pozzetto becher di Marinelli ma senza preparazione del campione) e misurare il cibo prima di mangiare, misurare i pesci nello scatolone ricoperto da kg di piompo, tutti i giorni" .
Quei rilevatori andranno in commercio e venduti a chi, a torto o ragione, non si fida e vuole misurare il cibo per l'ennesima volta .....

In sintesi:
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Conosco di fama il Prof. Casolino (ho anche uno dei suoi libri).
Sul sistema LANFOS (Large Food Non-Destructive Area Sampler), trovate notizie quì:
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E inserisco anche questo introvabile documento:

Ovviamente lo scopo è quello (fare soldi) , tenete presente però che come specificato nel video, sia dal giornalista che dal ricercatore , praticamente tutti i grossisti, cooperative, comunità e altro fanno già le analisi per conto proprio in aggiunta a quelle fatte dagli enti istituzionali, ovviamente c'è una fobia e viene sfruttata.....
Noi in EU abbiamo un limite per i cibi importati (tranne dal Giappone visto che abbiamo preso come norma transitoria i loro limiti) di 370Bq/kg di Cs137-134 per gli alimenti destinati ai lattanti di meno di 6mesi di vita e prodotti lattiero caseari e 600Bq/kg per tutti gli altri alimenti, mentre in Jap hanno un limite assurdo di 100Bq/kg !!

Si chiama pozzetto a basso fondo no pentolaccia

Infatti le misure devono essere fatte da persone competenti che sanno interpretare i risultati. È inItle spendere quei soldi per acquistare uno strumento che poi nn si sa calibrare