il rivelatore sul quale sto lavorando in gergo viene detto TPC, o Time Projection Chamber. In linea di principio è una camera a ionizzazione che però, grazie ad accorgimenti particolari, può non solo tracciare la particella in esame, ma anche identificarla e stabilirne l'energia. Un suo disegno schematico è il seguente:

(credit Rlinehan)
Come funziona?
La camera è riempita di gas, una particella carica, solitamente uno ione, ionizza questo gas producendo coppie elettrone - ione. A questo punto, grazie al campo elettrico perpendicolare al piano di raccolta, gli elettroni si muovono verso un anodo, che però, a differenza dei rivelatori con cui abbiamo di solito a che fare, è segmentato in tanti elettrodi (detti pad), permettendo di stabilire il punto al di sopra del quale è avvenuta la ionizzazione. Guardando la differenza di tempo di arrivo degli elettroni, nota la loro velocità di deriva, si può stabilire l'altezza a cui è avvenuto l'evento di ionizzazione e quindi, mettendo insieme i dati dei vari pad, possiamo ricostruire il tragitto della particella.
Oltre a una misura di tempo, possiamo anche fare una misura di carica, e determinare quanta energia ha perso lo ione in ogni punto del suo percorso. Andando a confrontare l'energia depositata in totale con il tasso al quale la particella perde energia siamo in grado di identificarla.
Nel fine settimana caricherò qualche foto e scriverò di preciso come mai serva costruire un rivelatore di questo tipo. Spero che abbiate trovato interessante questa breve spiegazione