A.W.R.E. Type NIS 295
Inviato: 07/08/2017, 13:38
Si tratta di un Dose Rate Meter, in dotazione alla Marina Militare Inglese, rileva beta, gamma ed X.
Dotato di scintillatore plastico abbinato ad un fotomoltiplicatore a 13 stadi; non si trova molta documentazione in giro.
L'apparecchio si presentava in decenti condizioni estetiche e dopo qualche test se ne è determinato anche il funzionamento. Richiede un alimentazione compresa fra i 12 ed i 15 volt. In origine utilizzava un pacco batterie composto da 10 elementi al NiCd tipo 450D della DEAC, per un totale di 12,5 volt 450 mA.
Apparato dai colori particolari (arancio e blu), il case è in lega di alluminio e presentava parecchie ammaccature, è stato quindi (previo completo smontaggio dell'elettronica) sistemato e riverniciato.
Unico problema, le scritte, che in origine sono incise sulla superfice del contenitore ma la stuccatura, il fondo e la relativa verniciatura hanno fatto scomparire quasi del tutto, per cui sono state ripristinate utilizzando la stampa su finissima carta adesiva trasparente. Non è il massimo, ma dal vero, grazie ad una copertura con vernice acrilica trasparente, fanno la loro figura. Solo con le foto, a causa della luce incidente, si vedono le applicazioni.
Il prossimo passo sarà quello di dotarlo di adeguato sistema di alimentazione (le pile attuali a 12 volt sono troppo grandi per starci dentro o se piccole hanno poca capacità di corrente), forse il classico step up alimentato da un paio di pile a 9 volt.
Dimenticavo......lo strumento è stato recuperato sulla baia dall'amico BCC/Ivano.
Dotato di scintillatore plastico abbinato ad un fotomoltiplicatore a 13 stadi; non si trova molta documentazione in giro.
L'apparecchio si presentava in decenti condizioni estetiche e dopo qualche test se ne è determinato anche il funzionamento. Richiede un alimentazione compresa fra i 12 ed i 15 volt. In origine utilizzava un pacco batterie composto da 10 elementi al NiCd tipo 450D della DEAC, per un totale di 12,5 volt 450 mA.
Apparato dai colori particolari (arancio e blu), il case è in lega di alluminio e presentava parecchie ammaccature, è stato quindi (previo completo smontaggio dell'elettronica) sistemato e riverniciato.
Unico problema, le scritte, che in origine sono incise sulla superfice del contenitore ma la stuccatura, il fondo e la relativa verniciatura hanno fatto scomparire quasi del tutto, per cui sono state ripristinate utilizzando la stampa su finissima carta adesiva trasparente. Non è il massimo, ma dal vero, grazie ad una copertura con vernice acrilica trasparente, fanno la loro figura. Solo con le foto, a causa della luce incidente, si vedono le applicazioni.
Il prossimo passo sarà quello di dotarlo di adeguato sistema di alimentazione (le pile attuali a 12 volt sono troppo grandi per starci dentro o se piccole hanno poca capacità di corrente), forse il classico step up alimentato da un paio di pile a 9 volt.
Dimenticavo......lo strumento è stato recuperato sulla baia dall'amico BCC/Ivano.