Raggi Cosmici con spettrometro gamma
Inviato: 24/06/2017, 10:10
Ciao,
alle alte energie gamma spesso ho notato un picco sconosciuto e mi sono convinto che si tratta della traccia lasciata dai muoni cosmici.
La rivelazione dei raggi cosmici può anche essere fatta con un normale spettrometro gamma con il classico scintillatore NaI(Tl), per ottenere buoni risultati è però necessario utilizzare un cristallo piuttosto grande e raccogliere i dati per un tempo lungo (12 – 24 ore). Noi abbiamo utilizzato un sensore gamma con cristallo 63×63 mm, posizionato in verticale ed alimentato a 750 V.
Le immagini sotto riportano lo spettro gamma di background dopo qualche ora di rilevazione. Si vede come dopo il picco a 2600 KeV del Tl 208 (dalla catena di decadimento del Torio) il numero dei conteggi va praticamente a zero per poi presentare un picco pronunciato a circa 5000 KeV. Questo picco corrisponde alla energia depositata dai muoni che interagiscono con lo scintillatore. Per un muone con percorso verticale la massima energia depositata dovrebbe valere in realtà circa 20 – 30 MeV, la risposta non lineare del cristallo sposta questo picco su energie molto inferiori.
Sfruttando la funzionalità ROI di BecqMoni abbiamo fatto il conteggio relativo al picco muonico ottenendo un valore di 0,82 CPS – 49,2 CPM, come si vede nella figura sotto.
Dato un flusso normale di particelle pari a 0,01 particelle/s cm2 steradiante, il flusso di particelle che raggiungono il rivelatore (al livello del mare) dovrebbe avere il seguente valore :
Area utile del cristallo scintillatore = 31,2 cm2
31,2 cm2 x 0,01 particelle/s cm2 = 0,312 particelle/s = 18,7 cpm teorici
In realtà il valore misurato è superiore a quello atteso perché lo scintillatore viene raggiunto da particelle cosmiche anche attraverso i fianchi. Inoltre le misurazioni sono state fatte a quote superiori al livello del mare.
Per avere altri dati si potrebbe spostare lo spettrometro gamma a quote diverse e verificare come cambia il conteggio.
Che ne pensate ?
Lodovico
alle alte energie gamma spesso ho notato un picco sconosciuto e mi sono convinto che si tratta della traccia lasciata dai muoni cosmici.
La rivelazione dei raggi cosmici può anche essere fatta con un normale spettrometro gamma con il classico scintillatore NaI(Tl), per ottenere buoni risultati è però necessario utilizzare un cristallo piuttosto grande e raccogliere i dati per un tempo lungo (12 – 24 ore). Noi abbiamo utilizzato un sensore gamma con cristallo 63×63 mm, posizionato in verticale ed alimentato a 750 V.
Le immagini sotto riportano lo spettro gamma di background dopo qualche ora di rilevazione. Si vede come dopo il picco a 2600 KeV del Tl 208 (dalla catena di decadimento del Torio) il numero dei conteggi va praticamente a zero per poi presentare un picco pronunciato a circa 5000 KeV. Questo picco corrisponde alla energia depositata dai muoni che interagiscono con lo scintillatore. Per un muone con percorso verticale la massima energia depositata dovrebbe valere in realtà circa 20 – 30 MeV, la risposta non lineare del cristallo sposta questo picco su energie molto inferiori.
Sfruttando la funzionalità ROI di BecqMoni abbiamo fatto il conteggio relativo al picco muonico ottenendo un valore di 0,82 CPS – 49,2 CPM, come si vede nella figura sotto.
Dato un flusso normale di particelle pari a 0,01 particelle/s cm2 steradiante, il flusso di particelle che raggiungono il rivelatore (al livello del mare) dovrebbe avere il seguente valore :
Area utile del cristallo scintillatore = 31,2 cm2
31,2 cm2 x 0,01 particelle/s cm2 = 0,312 particelle/s = 18,7 cpm teorici
In realtà il valore misurato è superiore a quello atteso perché lo scintillatore viene raggiunto da particelle cosmiche anche attraverso i fianchi. Inoltre le misurazioni sono state fatte a quote superiori al livello del mare.
Per avere altri dati si potrebbe spostare lo spettrometro gamma a quote diverse e verificare come cambia il conteggio.
Che ne pensate ?
Lodovico