Rientrando in tema post.... scrivo qui le mie impressioni riguardo al mio nuovo (e primo) acquisto: SV500 e l'acquisto del mio collega: DP66 M1.
Sono neofita e non intenditore, quindi queste sono SOLO le mie impressioni, magari facili da contraddire da chi ne sa più di me.
Il mio collega ha comprato un DP66 M (risultato poi difettoso e quindi sostituito con un....DP66 M1). Io invece ho comprato il SV500 (ha però una sola sonda).
Il DP66 (nel ns. caso è il 66M1 ma sostanzialmente è uguale) ha 3 sonde (CTC5 - DOB80 -DOB50 (?) ), il mio SV500 (del 1978 credo) ha solo una sonda.
Abbiamo fatto le prove su un solo campione: un vecchio orologio anni 60.
Il mio SV500 con scala 0-5mRad/h misurava dei picchi a 0,2 scarsi mRad/h (la lancetta si muoveva appena e stava appena sotto a 0,2). Il DP66 M1 invece segnava 0,2 mR/h e la lancetta si muoveva cospicuamente in quanto ha la scala più bassa 0-0,5mR/h e quindi per una misurazione così piccola il DP66 è stato più sensibile.
Noto che la sonda del SV500 è piccola. La sonda del DP66 è grande il doppio ed essendo la CTC5 similare alla famosa e sensibile SBM20 mi giustifico la buona sensibilità dello strumento. A mio avviso la sonda (il portasonde per essere più precisi; quel bussolotto nero che si tiene in mano e contiene le 3 sonde ) del DP66 quando si apre lo sportello per misurare Beta + Gamma ha una finestrella molto piccola rispetto alla lunghezza della sonda interna CTC5. Con questo voglio dire che il "bussolotto nero" mi da' l'impressione di "ombreggiare" troppo la CTC5 limitandone le sue potenzialità. Sono spinto a pensare che se si cambiasse tipologia di portasonde lo strumento sarebbe ancora più sensibile (già lo è!).
A livello costruttivo e di componentistica il DP66 DP66M e DP66 M1) è bello esteticamente ma un po' grossolano nei piccoli particolari. Il SV500 invece riporta estrema precisione di lavorazione e altissima qualità nella lavorazione e scelta dei materiali e particolari. Per fare un esempio il DP66 ha l'auricolare con un jeck brutto, di fusione di plastica, con 2 spinette (tipica scelta degli anni 70). IL SV500 ha un jack Lomo in alluminio verniciato made in switzerland con contatti dorati... tutto un altro pianeta! Il portasonde del DP66 è in alluminio, grosso con un sistema di apertura grossolano a molla. Il SV500 ha un bellissimo portasonda più piccolo, più lavorato e con apertura a rotazione di precisione.
Questi sono solo alcuni dei particolari, costruttivi che differenziano i due modelli. Il SV500 è stato davvero costruito senza badare a spese e per l'epoca era un oggetto futuristico. Il DP66 è più vecchio, di componentistica (almeno esteriormente) meno ricercata ma coerente con gli anni in cui è stato costruito. Sotto un certo punto di vista il paragone è un po' forzato visto e considerato che il DP66 è discendente dai vecchi russi e il SV500 è più moderno. Quindi è come paragonare la vecchia "500" degli anni '60 con la 500 costruita nel 1995 versione "sweet" con vetri elettrici e aria condizionata (come l'avevo io)Riguardo alla sensibilità però il DP66 è migliore in quanto la CTC5 è una sonda sensibile come la SBM20 e ha la minima scala 1/10 di quella del SV500 (0-0,5 del DP66 contro 0-5 del SV500).
L'auricolare del DP66 va messo all'orecchio perché si sente poco. L'auricolare del SV500 si può non metterlo all'orecchio perché "ticchetta" a volume molto più alto e si sente anche a distanza.
Riguardo il SV500 ci sono molti progetti per implementarlo e accessori di facile reperimento. E' molto più venduto e conosciuto del DP66. Il DP66 non mi risulta avere progetti di implementazione. Tuttavia ha uno schema elettrico molto semplice, funziona con 2 semplici pile uguali a quelle per il SV500 e sono sicuro che chiunque abbia conoscenze di elettronica è in grado di modificare/implementare anche il DP66 (se davvero ne ha bisogno...?).
Il DP66 ha l'alloggiamento per il dosimetro ottico (DKP 50) ma non mi risulta abbia allarmi. Il SV500 non so se ha un dosimetro ma ha un allarme impostabile con varie soglie.
Il DP66 costa la metà del SV500 e per qualcuno che vuole cimentarsi in misure qua e là di piccole sorgenti radioattive il DP66 offre più soddisfazione, mentre il SV500 va implementato con una sonda più sensibile (con relativa aggiunta di costo).
Il DP66 viene fornito dentro la fodera di pelle posto in una valigetta di legno verde e con manuale di istruzioni e diario di utilizzo scritto a penna con i relativi timbri e date (che per un collezionista potrebbe essere emozionante. Per me lo è tantissimo). Bastone prolunga e adattatore da inserire nel vano batterie col cavo prolunga da collegare ad un alimentatore esterno. Il SV500 ha il cavo per collegare il portapile esterno se lo si vuole tenere in tasca. Questo ultimo cavo è in classico stile SV500 (contatti dorati, in alluminio superfigoso, etc...) mentre il DP66 ha un bruttissimo e molto vintage cavo con spine in plastica grossolana anni 60. Diciamo che se uno è amante degli oggetti vintage il DP66 è un oggetto che fa per lui da questo punto di vista.
In conclusione:
mi piacciono entrambi. Il DP66 costa poco (50-60 euro) e "godi subito" perché ha una sonda sensibile. Ci metti le pile e via. ( se funziona! Sennò sarebbe comunque il caso di cambiare i condensatori elettrolitici). E' vintage e nella sua valigetta di legno verde militare fa la sua sporca figura!!!
E' bello da tenere dentro la valigia aperta come soprammobile. Poco conosciuto, quindi anche poco venduto (peccato!).
Il SV500 costa il doppio (120 -150 euro con 1 sola sonda). Se poi si vuole anche la sonda interna il prezzo aumenta). Più piccolo rispetto al DP66 e anche più leggero. E' meno sensibile ma è implementabile grazie a circuiti di facile reperimento (da autocostruire), quindi "godi dopo".
Viene fornito nel suo involucro di gomma verde militare. E' un oggetto di un certo pregio... e chi ce l'ha se lo tiene molto gelosamente. Molto conosciuto e venduto.