Un saluto al Forum
Inviato: 05/04/2016, 4:25
Saluti a tutti, sono Lorenzo e vi scrivo da Torino.
Comincio con una confessione: ho avuto modo di conoscere un ragazzo iscritto a questo Forum e ho iniziato a importunarlo con le mie domande da neofita. Mi sono reso conto come, malgrado la sua cordiale disponibilità, la concentrazione dei miei quesiti vada diluita su più soggetti. Per questo motivo mi sono iscritto qui: per cercare nuove ignare vittime.
Il mio approccio alla radioattività è tanto diverso dal vostro: io mi contento degli aspetti chimici delle sostanze radioattive e solitamente ignoro quelli fisici. Tuttavia mi sono “attrezzato” con banali contatori e mi sono messo in testa di poter valutare l’attività di alcuni reperti. Appena mi sono cimentato con il “fondo” ho dato prova di altissima competenza (se il Ragazzo di cui sopra sta leggendo, riderà a crepapelle) e date le assolute incongruenze nelle misure condotte con differenti strumenti, ho deciso di lasciare stare l’argomento. Eppure, di tanto in tanto, mi ritorna la voglia di tentare di misurare. Ho una compulsiva necessità di misurare, quindi colleziono strumenti di misura, solitamente in ambito chimico.
Sarà bene che vi dica che mi occupo di patologia clinica per lavoro, di bromatologia e chimica agraria per diletto, di enologia ed enotecnica per passione. Lo dico solo per giustificare la mia ignoranza in fatto di circuiti elettronici. Chiedetemi di trovarvi una vena, ma non d’identificare un condensatore. Quando acquisto uno strumento ci sono due sole possibilità: funziona, ma non lo so usare; non funziona e non lo so riparare. OK, lo ammetto, ho immaginato che vi servisse della zavorra e allora mi sono iscritto.
Comincio con una confessione: ho avuto modo di conoscere un ragazzo iscritto a questo Forum e ho iniziato a importunarlo con le mie domande da neofita. Mi sono reso conto come, malgrado la sua cordiale disponibilità, la concentrazione dei miei quesiti vada diluita su più soggetti. Per questo motivo mi sono iscritto qui: per cercare nuove ignare vittime.
Il mio approccio alla radioattività è tanto diverso dal vostro: io mi contento degli aspetti chimici delle sostanze radioattive e solitamente ignoro quelli fisici. Tuttavia mi sono “attrezzato” con banali contatori e mi sono messo in testa di poter valutare l’attività di alcuni reperti. Appena mi sono cimentato con il “fondo” ho dato prova di altissima competenza (se il Ragazzo di cui sopra sta leggendo, riderà a crepapelle) e date le assolute incongruenze nelle misure condotte con differenti strumenti, ho deciso di lasciare stare l’argomento. Eppure, di tanto in tanto, mi ritorna la voglia di tentare di misurare. Ho una compulsiva necessità di misurare, quindi colleziono strumenti di misura, solitamente in ambito chimico.
Sarà bene che vi dica che mi occupo di patologia clinica per lavoro, di bromatologia e chimica agraria per diletto, di enologia ed enotecnica per passione. Lo dico solo per giustificare la mia ignoranza in fatto di circuiti elettronici. Chiedetemi di trovarvi una vena, ma non d’identificare un condensatore. Quando acquisto uno strumento ci sono due sole possibilità: funziona, ma non lo so usare; non funziona e non lo so riparare. OK, lo ammetto, ho immaginato che vi servisse della zavorra e allora mi sono iscritto.