.
Ancora più emblematica è poi la pubblicità, esempio lampante che "
al consumatore va dato quello che immagina, NON quello che è".
Quando ancora la radioattività era considerata "buona" purché presa in piccole dosi, le fonti termali si affrettarono tutte ad analizzare le proprie acque, nella speranza di poterle decantare come
"leggermente radioattive" ed i centri che se ne vantavano erano veramente tanti: Sirmione, Lurisia, Bormio, Castellamare, Montegrotto, Ischia, Merano, ecc. ecc.
Del resto si sa, le acque termali viaggiano sotto terra e, sotto terra, un poco di radon non lo si nega a nessuno !
Lurisia2.jpg
Anche la loro pubblicità aveva buon gioco, perché era fin troppo facile dimostrare che i bagni termali portavano giovamento in molte disfunzioni.
Ed allora forza con rassicuranti articoli pseudo scientifici, ad esempio questo:
"Il periodo di semitrasformazione o semiperiodo o periodo di dimezzamento esprime il tempo necessario perché l'elemento perda la metà della radioattività. Per il radon corrisponde a 3,825 giorni. Ai fini pratici questo ci fa comprendere la scarsa o praticamente nulla possibilità da parte dell'organismo di accumulare radioattività dalle acque minerali e la necessità di utilizzare queste acque rapidamente prima che perdano gli effetti terapeutici."
Come se il radon una volta passati i quattro giorni scomparisse all'improvviso: puff, il radon non c'è più !
Peccato che al suo posto compaiano altre sostanze come il Polonio ed altri simpatici elementi che si fa fatica a considerare proprio innocui.
sodazoe-470.jpg
Di sicuro, questa bella ragazzona bionda di energia ne ha da vendere, ma che sia il Radon a dargliela, io ne dubito molto !
Ma poi, per fortuna, ci fu l'evoluzione del pensiero in merito al nucleare ed i dubbi diventarono sempre più numerosi:
ma è proprio vero che il beneficio ottenuto dalle cure termali proveniva dal Radon ? Non è che per caso il Radon non conta nulla ed a fare bene è la sola acqua termale ?
Conoscete certamente l'aria del Barbiere di Siviglia:
"la calunnia è un venticello, un'auretta assai gentile . . . " ma, che alla fine diventa:
"come un colpo di cannone che fa l'aria rimbombar !"
E la dizione
"leggermente radioattiva" cominciò pian piano a sparire dalle bottiglie e dalla pubblicità.
Era ora.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.