RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

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cipndale
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da cipndale » 26/11/2020, 7:56

Non sembra essere una correlazione tra il peso e l'attività. Pero e' normale visto che si tratta del [External Link Removed for Guests] che ogni tanto ha qualche uranio ma anche torio, entrambi in quantità molto variabili. Non so da dove e' questo pirocloro pero presumo che da una [External Link Removed for Guests], che ugualmente ha un sacco di quarzo. Nessun mortaio che hai elencato non e' in grado di gestirli.
Cmq secondo me questo non e' il modo di fare. Io direi di partire in un modo diverso, cioè quello classico che richiede prima di valutare quale e' il materiale d'interesse e' quale e la matrice. Cosi prendiamo un campione cristallino che può essere diviso in 2 tramite un disco diamantato (questa operazione la posso fare io) e possiamo fare misure prima e dopo (frantumazione).
Considera pero che rispetto al autunite che e' un fosfato che concentra tanto uranio (~50% del peso del minerale) per gli ossidi tipo il pirocloro stiamo parlando di molto di meno. Giudicando dai conteggi devi dimenticare il nome di uranopirocloro, penso che si tratta di un pirocloro con <1% U, che complica molto la metodologia di preparazione e la misura. Detto ciò partirei dal più grosso cristallo. Inoltre il HCl penso sia molto inefficace per gli ossidi pero si può provare. Cmq se vuoi replicare l'esperimento prima allora si che devi partire da ... autunite :P .
Se volete un compendio minerali radioattivi, per capire tutti questi nomi strani di minerali provate la sistematizzazione di [Local Link Removed for Guests]



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max56fe
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da max56fe » 26/11/2020, 11:30

ok cipndale, ricevuto, non volevo sacrificare autunite ma farò cosi, se ti interessano piccole quantità ( 10-30 g. ) dei minerali dimmi quali che li allego all'autunnite, ci accorderemo poi per come recapitarteli.
Ottimo il compendio, solo che mi fa venire mal di testa dopo 15 min, ho bisogno di digerirlo con molta calma.
Per gli ignoranti come me è sono fatti molto bene 3 libri scritti da Carlo M. Gramaccioli - CONOSCERE I MINERALI . I RADIOATTIVI - CONOSCERE I MINERALI . I SOLFOSALI - CONOSCERE I MINERALI. I FOSFATI, io ho in originale solo solfosali e fosfati, i radioattivi me lo sono procurato in prestito dalla libreria comunale di Forli e lo fotocopiato a colori tutto !!!


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max56fe
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da max56fe » 27/11/2020, 9:44

Ciao forum, cipndale io sono vecchio ( 64 anni ) e dormo poco, quando non dormo penso e questo è molto pericoloso........... con forte schiock termico ( O2 liquido + H2O al bollore , -218 + 100 ) pensi che riesca a sbriciolare matrice e cristalli di Autunite senza azione meccanica , meno di -218 non riesco ad andare, con generatore di aria calda LIESTER + deumidificatore a rame elettrolitico arrivo a 660 C° quindi potrei arrivare a 878 °C di sciock termico dimmi tu cosa ne pensi, grazie.


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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da I3BZK » 27/11/2020, 15:02

Scusate ma sto leggendo cose allucinanti. Capisco che data l'età avanzata di alcuni (io sono più vecchio di qualche anno) vi sia poco interesse di non beccarsi un grave malanno ma la polverizzazione di minerali radioattivi è la miglior cosa che si possa fare per non stare in salute. Naturalmente lo sapete visto che siamo del settore. Per effettuare le operazioni che voi intendete fare occorre una glove box ed un piccolo mulino a sfere. Per i passaggi per via umida (HCl, H2SO4 etc.) può anche essere idonea una cappa normale aspirante ma bisogna in modo assoluto NON respirare le polveri. Da un punto di vista tecnico le vostre sperimentazioni sono decisamente interessanti specie se abbinate alla spettrometria gamma ma okkio ai rischi.
Da fonti dirette ho saputo che nei bei tempi dei reattori di Ispra alcuni operai si divertivano a tagliare le barre di uranio con il flessibile per vedere il magnifico effetto piroforico che facevano. Non se ne è salvato uno.
PS : se dovete brutalmente portare in soluzione qualcosa di molto resistente potete utilizzare una miscela di HNO3 + H2SO4 all'ebollizione ed in un crogiolo di porcellana (meglio di platino). Naturalmente sotto cappa e stando attenti di non farsi male. Si riprende in ambiente acquoso con eventuale precipitazione selettiva dei vari metalli. Il solfato di radio dovrebbe restare nella parte insolubile.



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da max56fe » 27/11/2020, 16:40

sono pienamente d'accordo con te BZK, se hai letto tutti i messaggi precedenti sto ragionando o tentando di ragionare sulla domanda di partenza, anni fa ho messo circa 5 g. di cristalli di autunite senza matrice in una provetta aggiungendo poi HCL e dopo pochi secondi non cera più radioattività, alla ricerca del perché ho intrapreso questa discussione, non penso ma se dovessi decidere di "spegnere la candela" userei metodi più veloci e meno pericolosi per gli altri, ma penso proprio che la "nera signora" dovrà aspettare decisamente molto tempo ancora................. grazie comunque del contributo
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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da cipndale » 27/11/2020, 16:47

I3BZK,
Grazie per la preoccupazione. Ovviamente il trattamento dei materiali con contenuto di elementi radioattivi e non solo (includendo qui anche campioni con contenuto non indifferente di metalli pesanti e/o asbesto), come suggerito nelle anteriore risposte, e' altamente sconsigliato per le persone che non hanno esperienza nel campo di chimica analitica e/o preparazioni campioni per analisi di qualsiasi tipo, inclusa la spettrometria gamma.
Ti assicuro pero che nel caso delle polveri una cappa può tenerci al sicuro, pero una cappa aspirante può fare più danni rispetto a lavorare senza. E' questa cosa l'ho sto dicendo per esperienza. Al momento di partenza di una cappa aspirante puoi lanciare le polveri nel ambiente di lavoro facendo più danni. Quindi totalmente sconsigliato l'uso di una cappa aspirante quando si lavora con le polveri!!! Nel momento del attacco acido possiamo si accendere la cappa.
Ovviamente non mi assumo nessuna responsabilità per i danni alla salute di qualsiasi persona che vuole proseguire su una simile strada. Le informazioni sopra le ritengo valide, pero il modo come vengono applicate le ritengo imprevedibili e quindi chi vuole applicarle lo fa soltanto assumendosi i rischi.



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da I3BZK » 27/11/2020, 16:53

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
27/11/2020, 16:40
sono pienamente d'accordo con te BZK, se hai letto tutti i messaggi precedenti sto ragionando o tentando di ragionare sulla domanda di partenza, anni fa ho messo circa 5 g. di cristalli di autunite senza matrice in una provetta aggiungendo poi HCL e dopo pochi secondi non cera più radioattività, alla ricerca del perché ho intrapreso questa discussione, non penso ma se dovessi decidere di "spegnere la candela" userei metodi più veloci e meno pericolosi per gli altri, ma penso proprio che la "nera signora" dovrà aspettare decisamente molto tempo ancora................. grazie comunque del contributo
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Urka.. Nulla si crea ne si distrugge, ma si trasforma. Essendo la radioattività una proprietà del nucleo atomico ogni reazione chimica (che coinvolge solo gli strati più esterni degli elettroni della nube atomica) non può avere alcun effetto sulle emissioni del nucleo stesso. Quindi o hai sbagliato a suo tempo la misura oppure da qualche parte ci deve essere l'inghippo.

Aspetta... L'acqua è un potente assorbitore di particelle. Le alfa se le mangia tutte e le beta quasi. Le gamma vengono fortemente attenuate. Quindi non è che la radioattività sia sparita ma semplicemente contenuta all'interno.



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da max56fe » 27/11/2020, 17:07

rieccomi, partendo dal presupposto che solo i morti non possono più sbagliare è possibilissimo, ma a suo tempo ho usato 3 strumenti, un ROTEM RAM D + GM10 un EBERLINE E-600 + SHP 360 non contento ho collegato poi anche una SPA 3 con lo stesso risultato e cioè 0 conteggi , gli strumenti citati continuano ad essere in mio possesso e lavorano ancora egregiamente.
IZ4KJS ( con anche il "4" andiamo meglio !! ) quindi continuo a non capire il perché.


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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da I3BZK » 27/11/2020, 17:09

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
27/11/2020, 16:47
I3BZK,
Grazie per la preoccupazione. Ovviamente il trattamento dei materiali con contenuto di elementi radioattivi e non solo (includendo qui anche campioni con contenuto non indifferente di metalli pesanti e/o asbesto), come suggerito nelle anteriore risposte, e' altamente sconsigliato per le persone che non hanno esperienza nel campo di chimica analitica e/o preparazioni campioni per analisi di qualsiasi tipo, inclusa la spettrometria gamma.
Ti assicuro pero che nel caso delle polveri una cappa può tenerci al sicuro, pero una cappa aspirante può fare più danni rispetto a lavorare senza. E' questa cosa l'ho sto dicendo per esperienza. Al momento di partenza di una cappa aspirante puoi lanciare le polveri nel ambiente di lavoro facendo più danni. Quindi totalmente sconsigliato l'uso di una cappa aspirante quando si lavora con le polveri!!! Nel momento del attacco acido possiamo si accendere la cappa.
Ovviamente non mi assumo nessuna responsabilità per i danni alla salute di qualsiasi persona che vuole proseguire su una simile strada. Le informazioni sopra le ritengo valide, pero il modo come vengono applicate le ritengo imprevedibili e quindi chi vuole applicarle lo fa soltanto assumendosi i rischi.
Per quanto riguarda le cappe ne ho una più che trentennale esperienza. E' chiaro che nel momento di partenza del motore vi può essere un rilascio di particolato dall'eventuale filtro o dal tubo di aspirazione. Per questo motivo e dato il peso specifico del minerale è meglio che l'aspirazione sia dal basso. In ogni caso ho scritto che la cappa va bene per aspirare i vapori e non le polveri, specie di materiale con D>8. Servono le glove box.

Mi associo sul fatto di dire che le opinioni che ci scambiamo sono tra esperti e non costituiscono nessun sollecito ad operare per chi non abbia le adeguate conoscenze operative e di sicurezza.



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Re: RADIONUCLIDI NELLE PIETRE ORNAMENTALI

Messaggio da I3BZK » 27/11/2020, 17:31

[Local Link Removed for Guests] ha scritto: [Local Link Removed for Guests]
27/11/2020, 17:07
rieccomi, partendo dal presupposto che solo i morti non possono più sbagliare è possibilissimo, ma a suo tempo ho usato 3 strumenti, un ROTEM RAM D + GM10 un EBERLINE E-600 + SHP 360 non contento ho collegato poi anche una SPA 3 con lo stesso risultato e cioè 0 conteggi , gli strumenti citati continuano ad essere in mio possesso e lavorano ancora egregiamente.
IZ4KJS ( con anche il "4" andiamo meglio !! ) quindi continuo a non capire il perché.
Rileggi l'ultima parte del mio post precedente che ho modificato in seguito. Forse la risposta è li.



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