Misuriamo dei portachiavi al Trizio

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cicastol
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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da cicastol » 05/11/2016, 15:02

Zagros ha scritto: Il picco è intorno ai 17kev che è l'eneriga degli x di frenamento dei beta a 18.5Kev.
No, non ci siamo,lo spettro della radiazione da Bremsstrahlung è un continuum con un la "gobba" a circa 1/3 dell'energia max degli elettroni incidenti, con il Trizio che ha una energia max degli elettroni a 18,6keV (energia media soli 5,7keV) ovviamente non è possibile avere nessun fantomatico picco a 17keV.
Un picco di solito si trova più in basso intorno ai 8,5keV e rappresenta la linea caratteristica Alpha(1-2) di emissione dello shell K dello zinco (i fosfori di rivestimento della capsula) , poi ci sarebbe anche la linea beta ma sui 9,5 ad una intensità minore.

Se un giorno passi dalle mie parti e porti il theremino lo tariamo per le basse a 1,7kev , tieni conto però che la risoluzione spettrale delle NaI(Tl) a queste energie è scandalosa.



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Zagros
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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da Zagros » 05/11/2016, 17:06

cicastol ha scritto:
Zagros ha scritto: Il picco è intorno ai 17kev che è l'eneriga degli x di frenamento dei beta a 18.5Kev.
No, non ci siamo,lo spettro della radiazione da Bremsstrahlung è un continuum con un la "gobba" a circa 1/3 dell'energia max degli elettroni incidenti, con il Trizio che ha una energia max degli elettroni a 18,6keV (energia media soli 5,7keV) ovviamente non è possibile avere nessun fantomatico picco a 17keV.
Un picco di solito si trova più in basso intorno ai 8,5keV e rappresenta la linea caratteristica Alpha(1-2) di emissione dello shell K dello zinco (i fosfori di rivestimento della capsula) , poi ci sarebbe anche la linea beta ma sui 9,5 ad una intensità minore.

Se un giorno passi dalle mie parti e porti il theremino lo tariamo per le basse a 1,7kev , tieni conto però che la risoluzione spettrale delle NaI(Tl) a queste energie è scandalosa.
non dico che il mio MCA sia tarato alla perfezione, e sicuramente oltre ad avere bassa risoluzione NaITl è anche indegnamente poco lineare alle basse;
tuttavia se faccio una "taratura" usando come riferimento il picco XRF a 8.05 / 8,90 Kev che ottengo da una piastra di rame irraggiata da Americio , il picco del portachiavi cade sempre fortemente a destra del rame , sempre intorno ai 18/20kev, quindi bisogna cercare un altro responsabile per questa energia.



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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da cicastol » 05/11/2016, 17:33

Zagros ha scritto: CUT
, il picco del portachiavi cade sempre fortemente a destra del rame , sempre intorno ai 18/20kev, quindi bisogna cercare un altro responsabile per questa energia.
Sicuramente NON è il Trizio, è semplicemente impossibile che ci sia un picco causato dal Trizio avendo una massima energia dei beta a 18,6keV, devi contare che se il fantomatico picco è a 18/20keV allora dovrebbe essere eccitato minimo da elettroni a qualche keV sopra, il che esclude il Trizio per forza.
Se vedi dei grafici della radiazione di frenamento del Trizio la gobba è intorno ai 6 keV , oltre i 12keV praticamente il continuum scende a livelli bassissimi, anche fosse un picco di fluorescenza di qualche materiale difficilmente potrebbe superare i 10keV se eccitato dal Trizio.

L' unico picco possibile imho è l'eventuale fluorescenza dello Zinco nei fosfori e dovrebbe essere appena superiore a quella del Rame, molto probabilmente il solito Theremino gioca brutti scherzi, prova ad utilizzare PRA che almeno non tira fuori picchi ad cazzum come ho notato con il Theremino.



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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da Zagros » 06/11/2016, 10:02

cicastol ha scritto:
Zagros ha scritto: CUT
, il picco del portachiavi cade sempre fortemente a destra del rame , sempre intorno ai 18/20kev, quindi bisogna cercare un altro responsabile per questa energia.
Sicuramente NON è il Trizio, è semplicemente impossibile che ci sia un picco causato dal Trizio avendo una massima energia dei beta a 18,6keV, devi contare che se il fantomatico picco è a 18/20keV allora dovrebbe essere eccitato minimo da elettroni a qualche keV sopra, il che esclude il Trizio per forza.
Se vedi dei grafici della radiazione di frenamento del Trizio la gobba è intorno ai 6 keV , oltre i 12keV praticamente il continuum scende a livelli bassissimi, anche fosse un picco di fluorescenza di qualche materiale difficilmente potrebbe superare i 10keV se eccitato dal Trizio.

L' unico picco possibile imho è l'eventuale fluorescenza dello Zinco nei fosfori e dovrebbe essere appena superiore a quella del Rame, molto probabilmente il solito Theremino gioca brutti scherzi, prova ad utilizzare PRA che almeno non tira fuori picchi ad cazzum come ho notato con il Theremino.
ho rifatto il test inserendo due punti campione e spegnendo le varie correzioni , convoluzioni e amenità del theremino.
Il rame , picco rosso a sinistra puntato per quanto possibile tra 8 e 9Kev
il niobio in azzurro più a destra puntato sopra i 16 (xrf a 16,6-18,6)
Quello verde al centro è il portachiavi .
il terzo campione è lo zinco, in giallo praticamente coincidente col rame.

il picco del portachiavi mi sembra troppo staccato (anche se devo ammettere che è mooolto largo) (nessuno ha un HPGE?)
non potrebbe essere il materiale fluorescente non sia base zinco ma di altro ? (ittrio o stronzio?)
oppure che il portachiavi non contenga trizio ma Kr o Ni o altro beta emettitore?
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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da cicastol » 06/11/2016, 20:00

I picchi di riferimento sono giusti, quello del portachiavi è per forza un mix totale, non penso assolutamente possano avere utilizzato altro beta emettitore infatti adesso il "picco" anomalo è già ben più ridimensionato in basso come energia, la fluorescenza dello Stronzio-Ittrio è rispettivamente sui 14 e 15 keV potrebbe essere nella mistura fluorescente, vista la larghezza spropositata del picco per forza deve essere un mix di righe spettrali dei fosfori unita alla radiazione da frenamento, ovviamente non avendo risoluzione viene fuori quel super picco larghissimo da 8 a 16keV con dentro tutto , del resto con circa il 67% di FWHM di più non si può !

Ci vorrebbe questo:
[External Link Removed for Guests]" onclick="window.open(this.href);return false;



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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da cicastol » 06/11/2016, 21:41

Trovato lo spettro della Bremsstralhung del trizio in contenitore plastico( grafico di destra) fatto con detector HPGe, il picco a 3keV è l'atmosfera Argon e non va considerato :
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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da eliosfederico » 09/11/2016, 16:35

Siccome questi portachiavi sono facili da acquistare da chiunque online (e quindi anche da persone che non sanno nemmeno che contengono materiale radioattivo), volevo che qualcuno chiarisse i rischi (se presenti) di questi prodotti.

Qualcuno ha qualche info concreta?



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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da marconmeteo » 09/11/2016, 21:32

Se non avete problemi con l'inglese, allego questo documento:
JSP392_Lft_19_GTLS_GTLD.pdf
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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da eliosfederico » 11/11/2016, 15:30

Interessante, grazie.

Immagino un portachiavi da 0.67GBq si possa tenere ''per davvero'' come portachiavi ;)



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Re: Misuriamo dei portachiavi al Trizio

Messaggio da livio » 28/11/2016, 8:53

cicastol ha scritto: ... prova ad utilizzare PRA che almeno non tira fuori picchi ad cazzum come ho notato con il Theremino ...
Per evitare picchi "ad cazzum" basta disabilitare le opzioni seguenti:
- Tempo di integrazione (Integration time)
- Test della linea di base (Baseline Test)
- Filtro IIR (IIR Filter)
- Compensazione della risoluzione (Resolution compensation)
- Deconvoluzione gaussiana (Gaussian deconvolution)

In questo modo si ottengono gli stessi grafici grezzi che si ottengono con PRA.

Questo non vuol dire che tali opzioni siano bacate, ma che si deve avere la pazienza di imparare a usarle. Se le si usano "cum grano salis", non producono picchi "ad cazzum" e possono migliorare di molto sia la risoluzione che la leggibilità dei grafici.



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