Perché a Chernobyl “sono tornati” i mammiferi selvatici:
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Perché a Chernobyl “sono tornati” i mammiferi selvatici
Re: Perché a Chernobyl “sono tornati” i mammiferi selvatici
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Dal che si evince che è molto più pericolosa la sola "presenza" dell'uomo, piuttosto che lo scoppio di una centrale atomica.
Quei poveri animali preferiscono affrontare un ambiente altamente contaminato e morire di radiazioni, piuttosto che dover condividere il territorio con l'Uomo. Ci facciamo proprio una gran bella figura !
Forse, per lo meno, abbiamo fatto la felicità dei lupi, che, essendo al vertice della catena alimentare, non hanno mai avuto tanta abbondanza di prede ammalate, deformi, indebolite dalla leucemia e moribonde per le radiazioni. Ed infatti si sono moltiplicati in numero enorme, proprio a causa dell'abbondanza di una facile predazione.
Dal che si evince che è molto più pericolosa la sola "presenza" dell'uomo, piuttosto che lo scoppio di una centrale atomica.
Quei poveri animali preferiscono affrontare un ambiente altamente contaminato e morire di radiazioni, piuttosto che dover condividere il territorio con l'Uomo. Ci facciamo proprio una gran bella figura !
Forse, per lo meno, abbiamo fatto la felicità dei lupi, che, essendo al vertice della catena alimentare, non hanno mai avuto tanta abbondanza di prede ammalate, deformi, indebolite dalla leucemia e moribonde per le radiazioni. Ed infatti si sono moltiplicati in numero enorme, proprio a causa dell'abbondanza di una facile predazione.
Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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