Mitigazione del radon

morìs
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Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 21/09/2018, 9:55

Voglio inaugurare la mia partecipazione a questo forum con un nuovo argomento su una materia che mi sta a cuore, e su cui ho già fatto un po' di sperimentazione.
In particolare mi piacerebbe condividere alcune mie esperienze relative a tecniche di mitigazione del radon, con quelle di altri iscritti, perché c'è sempre qualcosa da imparare.
Inizio col dire che ho una taverna interrata, piuttosto ampia, che era in passato adibita più che altro a magazzino di tutte le cose che non sapevo dove piazzare altrimenti. Ma a un certo punto ho deciso di recuperarla ad un utilizzo più attivo, e ho iniziato un'opera di sistemazione/bonifica del locale.
In effetti, come in tutti i locali interrati, vi erano anche problemi di muffa dovuti all'umidità e alla scarsa circolazione dell'aria.
E successivamente, anche in modo un po' casuale, mi sono posto il problema del radon.
Primo passo l'acquisto di uno strumento di misura, per capire qual'era la situazione.



morìs
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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 21/09/2018, 22:22

Lo strumento (un Air Things Corentium) è stato posizionato in taverna durante il periodo invernale.
Riguardo alla taverna, ha una bocca di lupo dotata di una finestra che la isola dall'esterno, e una porta comunicante col resto dell'abitazione. Inoltre è presente un deumidificatore e una ventola che espelle all'esterno (attraverso la bocca di lupo) una piccola quantità d'aria, in modo da garantire un minimo di circolazione e di ricambio dell'aria per evitare il problema delle muffe.

Dopo un po' di giorni si cominciano ad avere letture con valori piuttosto bassi, con medie giornaliere comprese fra 50 e 100 Bq. Tuttavia, col passare delle settimane e poi dei mesi, assisto ad un progressivo innalzamento dei valori letti, fino ad arrivare in estate a valori fra i 200 e i 300 Bq.
Questa cosa mi sembra a prima vista piuttosto strana, mi sarei aspettato il contrario, almeno stando a quanto si legge solitamente al riguardo.
Ho quindi cominciato a pensare che potesse essere rilevante il differenziale di temperatura fra esterno e interno, che cambiava da una stagione all'altra.
L'ipotesi è che le variazioni di temperatura si associano a variazioni locali di pressione, quindi il locale alternativamente si trova in una condizione di depressione o di sovrapressione e ciò può favorire o meno il richiamo di radon dal sottosuolo.



lello98

Re: Mitigazione del radon

Messaggio da lello98 » 22/09/2018, 7:32

Ciao Morìs,
probabilmente è come hai ipotizzato : d'estate il locale è più fresco rispetto all'ambiente esterno, quindi si trova in uno stato di depressione.
A me succede la stessa cosa in soggiorno, d'estate usando spesso il climatizzatore, i valori sono più alti che di inverno.



morìs
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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 22/09/2018, 10:20

Ecco però a me questa cosa non torna del tutto. Diamo per scontato che anche piccolissime variazioni di pressione, presenti in un ambiente, possano originare un richiamo di radon dal sottosuolo, o un effetto opposto. Ora, la densità dell'aria diminuisce coll'innalzarsi della temperatura (l'aria calda sale). Quindi se la temperatura dell'aria del locale è inferiore a quella esterna, lì si dovrebbe determinare una sovrapressione, ossia il radon dovrebbe essere respinto dall'aumentata pressione. Al contrario, d'inverno la temperatura esterna è inferiore all'interna --> depressione del locale --> aumento del radon.
Peccato che nella pratica sia vero il contrario.



morìs
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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 22/09/2018, 22:47

Nessuno ha una qualche spiegazione?
Tengo a specificare che ho verificato che a un aumento della depressione corrispondeva effettivamente un aumento del radon nel locale. La prova l'ho fatta spegnendo il ventilatore che aspirava aria espellendola dalla bocca di lupo: i valori di radon aumentavano quando il ventilatore era acceso.



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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 24/09/2018, 9:43

Ho anche pensato che il radon entrasse tramite un pozzetto di scarico situato nella taverna, profondo circa mezzo metro, probabilmente realizzato per far defluire acqua presente in situazioni particolari. Ho quindi provveduto a sigillarlo accuratamente. Sfortunatamente, l'operazione non ha dato nessun risultato apprezzabile.
Ho poi preso in considerazione l'ipotesi di effettuare un ricambio dell'aria nella taverna, essendo venuto a conoscenza dell'esistenza dei dispositivi VMC puntuali, che sono in pratica dei ventilatori a flusso alternato con recupero del calore. Ero curioso di vedere come funzionavano questi dispositivi, che promettono un ricambio d'aria mantenendo un'alta efficienza energetica. Ebbene, dopo aver effettuato tutta una serie di prove devo dire di esserne rimasto abbastanza deluso. In tutti questi dispositivi è presente una cartuccia cilindrica abbastanza lunga, di ceramica od altro materiale, in cui sono praticate delle sottili canalizzazioni attraverso le quali passa l'aria. Attraversando la cartuccia l'aria cede calore quando fuoriesce all'esterno, mentre lo recupera riscaldandosi quando viene fatta fluire in senso opposto, e questo processo genera appunto il recupero energetico.
Il fatto è che serve una certa pressione per spingere l'aria ad attraversare la cartuccia, e ciò si traduce nella necessità di avere un ventilatore con un motore piuttosto potente, e che sia anche in grado di invertire il senso di rotazione. In definitiva, un ventilatore necessariamente rumoroso, che per di più ad ogni 60/90 secondi si ferma, e riparte nel verso opposto. Fastidiosissimo. A mio avviso impossibile da usare in un ambiente in cui si soggiorna. E da un punto di vista del risultato, piuttosto deludente, considerando la limitata quantità d'aria scambiata, e il fatto che se non sono presenti moto convettivi, il flusso alternato potrebbe interessare sempre la stessa aria senza garantire un effettivo ricambio.
Quindi l'ipotesi VMC è stata scartata.



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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da zoomx » 24/09/2018, 14:51

Da quanto scrivi sul fenomeno dell'aumento quanto la ventola è in funzione mi viene in mente che probabilmente non c'è un sistema per far provenire l'aria da fuori la taverna.
Quindi la domanda è: quando la ventola è in funzione, butta fuori l'aria della taverna ma da dove viene l'aria che dovrebbe sostituirla?

L'idea del VMC non è male ma mi sembra veramente curiosa l'implementazione. Io avrei usato un banale scambiatore di calore, una sorta di radiatore dove dentro scorre l'aria che va fuori e fuori, ma dentro ad un contenitore con dentro il radiatore, scorre l'aria che viene da fuori. Giusto per curiosità: il flusso alternato prende poi l'aria dove ha scaricato prima l'aria interna o ha un sistema per prelevarla da un'altra parte?
Ci sarebbe anche la soluzione di far passare l'aria in tubi sottoterra.



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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 24/09/2018, 16:30

Per quanto riguarda la prima domanda, l'aria della taverna che viene espulsa all'esterno proviene dal resto dell'abitazione. Tuttavia l'aumento dei valori di radon si ha soprattutto quando la porta della taverna è chiusa, perché in tal caso si crea una depressione maggiore all'interno della taverna stessa.

Relativamente ai dispositivi VMC, ve ne sono di diversi tipi, io ho provato un dispositivo Fantini Cosmi della serie Aspirvelo. Si tratta di dispositivi di semplice installazione, dato che richiedono solo un foro nel muro perimetrale. In tal modo si possono applicare senza stravolgere l'impiantistica della casa. Prelevano comunque l'aria dove prima hanno scaricato l'aria precedente, sia al'interno che all'esterno, con un possibile effetto di miscelazione che potrebbe ridurne la reale efficienza.



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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da cipndale » 24/09/2018, 17:24

Ma io inizierei con la taratura dello strumento e fare un confronto con un metodo più standardizzato tipo quello del CR-39. Non conosco bene lo strumento ma presumo che il detector può essere sensibile anche ad altre particele tipo beta che possono essere dovute alle variazioni del CO2 ecc. Dando uno sguardo sul loro sito ho visto che non ha per niente da fare con gli strumenti che generalmente vengono usati per fare le misure del radon tipo pompa regolata, discriminazione beta-gamma ecc.



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Re: Mitigazione del radon

Messaggio da morìs » 24/09/2018, 17:46

Mah veramente per quanto ne so è uno degli strumenti più usati per questo genere di situazioni, a livello residenziale intendo dire.
Poi quello che mi interessa non è il valore assoluto in sè, quanto piuttosto l'incremento o il decremento che subisce. Cioè se mi aumenta il valore letto, o se diminuisce a seguito di una certa azione o di un certo intervento.



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