Autocostruzione sensore Geiger?

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Datman
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da Datman » 22/02/2018, 11:23

antonio zanardo ha scritto:le combinazioni sono numerosissime e non sempre possibili da testare, anche per la difficoltà di trovare la materia prima, cioè il gas. Il Neon ad es. è introvabile in piccole quantità.
Potrebbe esserti d'aiuto chi produce insegne luminose.


Gianluca
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marconmeteo
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da marconmeteo » 22/02/2018, 11:24

Per Antonio......alla fine della pagina hai la finestra per la risposta rapida ai post, al di sotto di questa cè il pulsante "editor completo e anteprima", seleziona questo e ti troverai nella pagina per scrivere il tuo post. Sotto la finestre principale ci sono due linguette, i cosidetti "tabs", seleziona quella con scritto "allegati" e poi su aggiungi.....tieni presente che la dimensione massima di un file, documento od immagine, non deve superare un certo valore in Mb (che adesso non ricordo ma che comunque il sistema ti avvisa se lo superi), a caricamento avvenuto di fianco al nome del file appare il pulsante "aggiungi di seguito al testo", ti posizioni con il cursore nella finestra di testo, nella posizione desiderata per inserire il file e premi su quel pulsante, automaticamente verrá inserito il codice relativo all'immagine o documento.


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antonio zanardo
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da antonio zanardo » 22/02/2018, 19:40

Ecco la foto del tubo russo SGS-6 aperto (direi "squartato"). Come si vede, all'interno non c'è alcuna ampolla di vetro contenente il gas. Le uniche parti in vetro sono quei due tubicini solidali con i tappi isolanti, la cui unica funzione è quella di tenere il filo anodico centrato sull'asse del tubo.

Aggiungo anche la foto dell'ultimo "telescopio" muonico che ho costruito.

Per zoomx: sulle bombolette di argon a perdere per saldature domestiche non è specificata la purezza del gas. Tuttavia essendo adoperato per saldatura a TIG, dovrebbe avere la stessa purezza di quello industriale usato allo stesso scopo che, se ben ricordo, dovrebbe essere del 99.8%.

Ringrazio marconmeteo per l'aiuto. Ho più volte cercato il modo di postare una immagine, ma in una delle risposte nelle FAQ del forum si afferma che non è possibile inserire immagini provenienti dal proprio computer, a meno che esso non sia un server.

Antonio Zanardo
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cicastol
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da cicastol » 22/02/2018, 21:21

Bello il "telescopio" complimenti!
Avevo letto da qualche parte, non ricordo dove, che per aumentare la rilevazione conviene mettere i tubi dietro a 1,5cm di piombo, in modo da rilevare la radiazione secondaria vista la bassa interazione delle particelle ad alta energia.

trovato:

[External Link Removed for Guests]" onclick="window.open(this.href);return false;

Immagine



antonio zanardo
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da antonio zanardo » 22/02/2018, 22:32

Sì, cicastol, conosco quel sito.

Io però ho fatto una scelta diversa per motivi pratici. Disponendo i due tubi sovrapposti, ma ad una certa distanza ed usando il circuito di coincidenza, si ottiene lo stesso effetto di discriminare la radiazione di fondo. Si rinuncia a parte della sensibilità in quanto i tubi affiancati intercettano una quantità doppia di muoni di quelli sovrapposti, ed inoltre un certo spessore di piombo la fa ulteriormente aumentare. Tuttavia un blocco di piombo atto a contenere con le giuste dimensioni due tubi SBM19 affiancati peserebbe una ventina di chili. Se poi sono sei, come nel mio telescopio, posti alla distanza di 15-20mm uno dall'ìaltro, ci vuole la gru.
Se evito di maneggiare tale peso, la mia schiena ringrazia.

Antonio Zanardo



antonio zanardo
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da antonio zanardo » 24/02/2018, 17:47

Per quanto riguarda il dubbio se certe sonde russe abbiano una ampolla di vetro per il gas oppure no, ho fatto la prova che segue.

Mi riferisco ai modelli CTC- 6 (o STS-6) e gli SBM-19 che sono di dimensioni perfettamente identiche. Non volendo demolirne nessun altro tubo in mio possesso, ho semplicemente pesato con una bilancia di precisione la sonda CTC-6 di cui ho postato la foto, e confrontato il suo peso con quello di un tubo SBM-19 integro e funzionante .

La sonda CTC-6 "squartata" pesa gr. 21,71 gr. , mentre la SBM 19 integra pesa gr. 21,66. Una differenza di appena cinquanta milligrammi.

Deduzione: non essendoci nessuna ampolla di vetro per il gas in quella aperta, non può esserci nemmeno nella SBM-19 integra perché in questo caso quest'ultima peserebbe assai di più.
Qui finiscono le certezze e cominciano i dubbi.

Come mai certi tubi funzionano lo stesso anche se hanno i tappi che non sono più stagni? Penso che il gas contenuto sia a pressione atmosferica, per cui lo scambio fra l'interno ed esterno attraverso la fessurazione tubo-tappi è nullo o è minimo.

Ma, quando si parla di tubi Geiger, si afferma che la pressione del gas è generalmente molto bassa, attorno a 0.1 bar. Se questo è il caso, quando i tubi non sono più stagni il degassing diventa inevitabile. Ma allora come mai i miei tubi con tappi allentati funzionano lo stesso? Per chiarezza, torno a dire che il ragionamento vale solo per i CTC-6 vs. gli SBM-19, gli unici modelli che ho provato.

Ad ogni modo, è un bel mistero.
Qualcuno sa spiegarmelo?


Antonio Zanardo



antonio zanardo
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da antonio zanardo » 01/03/2018, 12:14

Certi tubi Geiger russi hanno le estremità di bakelite che si muovono.
Questo fatto mi ha creato dubbi sul loro funzionamento, dato che apparentemente i tubi non sono più stagni e possono degassarsi. Tuttavia questi tubi funzionano esattamente come quelli con le estremità ben bloccate, e mi sono chiesto il perché.

Ho approfondito la faccenda sezionando un tubo CTC-6 (analogo ad un SBM-19) non funzionante. Ho capito così com'è fatto, per cui pubblico lo schema costruttivo dello stesso pensando che possa interessare a qualcun altro oltre al sottoscritto. Presumo che anche altri tubi sovietici (il classico SBM20) siano costruiti più o meno allo stesso modo.

Segue breve descrizione.

Il tubo GM citato è costituito da:
1) Nr. 1 tubo di acciaio inox diam. mm. 18 lunghezza mm. 150, spessore 0,1 mm. Il tubo è rinforzato da nervature che ne portano il diametro a mm. 19.
2) Nr. 2 piccole tazze di acciaio inox con foro centrale, recanti al centro due tubetti di vetro passanti, incastrati e ben cementati. I due tubetti hanno una estremità chiusa per fusione.
3) Nr. 1 filo di materiale indefinito (tungsteno?) diam. 0.6 mm
4) Nr. 1 molla per tensionare il filo
5) Nr. 2 tappi di bakelite con i relativi contatti elettrici


Il tubo è saldato circolarmente alle estremità sulle due tazze metalliche. A loro volta ciascuna tazza sigilla la camera in quanto il tubetto di vetro centrale è chiuso ad una estremità e cementato a tenuta sulla tazza.
Il filo anodico è messo in tensione da una molla esistente all'interno di uno dei tubetti di vetro, mentre fuoriesce parzialmente dall'altro tubetto dove però è sigillato per fusione nel vetro stesso.
Si forma così una camera stagna contenente il gas, e che non risente degli eventuali spostamenti dei tappi di bakelite, essendo essa un organo indipendente dagli stessi.

Nella foto si notano le tazze in acciaio di colore chiaro sulle quali era saldato il tubo, con alcuni residui dello stesso. La parte scura è l'isolante di bakelite che è cementato sulla tazza, ma quando il cemento invecchia, l'isolante può muoversi. In uno dei due tubi di vetro si vede la molla che tende il filo anodico ed un pezzo dello stesso sagomato in modo da fare reazione sulla molla .

Lo schema costruttivo che segue dovrebbe essere sufficientemente chiaro, ma non rispecchia le dimensioni effettive dei vari organi; ha il solo scopo di illustrare come è costituito il tubo geiger in questione.

Antonio Zanardo
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antonio zanardo
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Re: Tubo Geiger autocostruito: funziona!

Messaggio da antonio zanardo » 04/05/2018, 13:13

Ciao a tutti,

sono finalmente riuscito a far funzionare un tubo Geiger autocostruito con componenti caserecci.

presento due screenshot:
il 283 mostra gli impulsi registrati in 20 minuti dal tubo suddetto CON la presenza di una sorgente da 0.3 mR posta a contatto del tubo e che ha contato 51.10 cpm
il 284 mostra quelli registrati in uguale periodo SENZA la sorgente: cpm 11.50 . I conteggi residui sono probabilmente quelli del fondo.

Nei due titoli ci sono alcune info su come le prove sono state fatte. Unica avvertenza: per la data corretta fare riferimento a quella riportata al centro dei due testi.

Naturalmente resto a disposizione di chi volesse ulteriori informazioni.

Ringrazio tutti coloro, italiani e non, che mi hanno assistito indicandomi letture e dandomi preziosi consigli durante tutti questi interminabili tentativi, ma che ora sono sfociati finalmente nell'importante risultato (almeno per me).

Di mio ci ho messo una buona dose di caparbietà che, come ha detto un caro amico, rischiava di diventare un'ossessione.

Antonio Zanardo
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Cherenkof
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Re: Autocostruzione sensore Geiger?

Messaggio da Cherenkof » 04/05/2018, 15:12

Complimenti!

Una foto dell'aggeggio? ;)

Mi pare di capire che funziona a 1400 V, siamo ancora in zona Geiger o è meglio definirlo un contatore proporzionale?



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