Louis Slotinl e l' incidente a Los Alamos 21 maggio 1946

Tutt'altro sempre inerente alla radioattività.
Rispondi
Avatar utente
Amazon Geiger
Messaggi: 166
Iscritto il: 19/05/2016, 6:54

Louis Slotinl e l' incidente a Los Alamos 21 maggio 1946

Messaggio da Amazon Geiger » 09/08/2016, 16:56

Louis Slotin e l'incidente a Los Alamos

Immagine

Fonte:
[External Link Removed for Guests]" onclick="window.open(this.href);return false;

Simulazione dell'incidente

Il 21 maggio 1946 Slotin, insieme ad altri suoi collaboratori, stava svolgendo delle prove relative a un esperimento volto a scatenare l'innesco di una reazione nucleare ponendo due semisfere di berillio intorno ad un nocciolo di plutonio. Slotin afferrò la semisfera superiore, reggendola con il pollice della mano sinistra fatto passare attraverso un foro sulla sommità della semisfera. Contrariamente a quanto prescritto dai protocolli sperimentali, che prevedevano l'utilizzo di appositi distanziatori per separare le due semisfere, Slotin rimosse gli spessori e utilizzò invece l'estremità di un cacciavite. Alle 15:20, il cacciavite scivolò e l'emisfera di berillio superiore cadde, provocando una reazione "prontocritica" e una scarica di radiazioni ad alta energia. Nello stesso momento, gli scienziati nel laboratorio osservarono un "bagliore blu", dovuto alla ionizzazione dell'aria (e non alla luce Cherenkov, che ha lo stesso colore per pura coincidenza) e percepirono una vampata di calore. Slotin avvertì un sapore amaro in bocca e un forte bruciore alla mano sinistra, che retrasse istintivamente, sollevando l'emisfera superiore e lasciandola cadere sul pavimento. Fu esposto a una dose mortale di neutroni e radiazioni gamma (circa 2100 rem, o 21 Sv), la stessa dose che avrebbe assorbito se, per ipotesi, si fosse trovato a 1500 m dall'esplosione di una bomba atomica. Prima di lasciare il laboratorio Slotin prese dei gessetti, li diede ai colleghi per segnare la loro posizione all' interno della stanza durante l'emissione di radiazioni, con una X sul pavimento per far determinare ai medici la dose di radiazione assorbita dai suoi colleghi e di conseguenza studiare i danni che le radiazioni hanno creato. Appena fuori dall'edificio Slotin vomitò. Il vomito è un comune sintomo iniziale di un'esposizione ad alte dosi di radiazioni ionizzanti (avvelenamento da radiazione). Lo scienziato venne portato d'urgenza in ospedale, dove i medici dovettero informare i genitori dell'imminente e inevitabile morte del figlio. A causa dell'estrema segretezza del progetto, l'incidente fu tenuto strettamente riservato, perfino all'interno dello stesso laboratorio. Robert Oppenheimer e altri scienziati, raccontarono poi del grave stress emotivo a cui dovettero sottoporsi, per continuare a lavorare pur sapendo del collega morente. Dopo l'incidente, le operazioni di assemblaggio non vennero più eseguite manualmente.

L'agonia di Louis Slotin durò nove giorni: morì il 30 maggio, in presenza dei genitori. Tre dei sette sopravvissuti all'incidente morirono anni più tardi per cause probabilmente legate all'esposizione radioattiva.

Il nucleo, soprannominato demon core (nucleo del demonio), fu impiegato in altri esperimenti dopo la fine della guerra e costituì parte del materiale fissile utilizzato per l'esplosione ABLE, durante la serie di test nucleari denominata Operation Crossroads.

[External Link Removed for Guests]

Altro link:
[External Link Removed for Guests]" onclick="window.open(this.href);return false;



Rispondi

Torna a “Altro”