Buonasera Forum!
Vorrei introdurre un argomento specifico, riguardo le sonde tipicamente con finestra in berillio per avere accesso a X-rays e low-gamma
Dato che leggendo in giro e documentandomi un po' ho trovato informazioni un po' discordanti, introduco l'argomento qui per avere i vostri pareri.
Dimentichiamoci per un attimo gli X-rays, facendo finta che non siano oggetto di studio e concentriamoci solo sui gamma , dai più bassi disponibili fino ad esempio a 200keV.
Che vantaggio c'è ad utilizzare un cristallo NaI a basso spessore (tipicamente 1-2mm) rispetto ad un cristallo di 25x25mm . Okay, la sonda da 1x1" avrà tubo in alluminio che quindi taglia a 30-35KeV ma prendendo ad esempio due picchi di energia a 39-50keV questi saranno meglio "visti" dal cristallo piccolo?
La finestra in berillio di sicuro attenuerebbe di meno i gamma e si potrebbe facilmente scendere sotto i 30-40keV ma ci sarebbe un miglioramento in termini di efficienze o di fwhm?
Ho letto che si avrebbe una miglior "risoluzione spaziale" potendo discernere meglio le varie energie , sicuramente fino a 100keV ma non mi risulta che il fwhm cambia a seconda dello spessore del cristallo , o sbaglio?
Altro punto interrogativo è lo spessore del cristallo. Alcuni dicono che deve essere da 1-2mm max. Altri dicono invece che 2-3mm è l'ottimale.
commenti?
PS: tra l'altro queste sonde sono quasi introvabili....
Buona serata
Marco
Sonde per basse energie
Re: Sonde per basse energie
La tematica del tuo topic è molto complessa mentre il tuo scopo è molto vago. Se non definisci bene quello che vuoi risolvere, sicuramente non puoi definire "l'ottimale".
"Altro punto interrogativo è lo spessore del cristallo. Alcuni dicono che deve essere da 1-2mm max. Altri dicono invece che 2-3mm è l'ottimale." sicuramente quelli che consigliano l'uso di quei particolari spessori hanno aggiunto qualche altra spiegazione dietro le loro raccomandazioni.
L'unica regola generale che puoi seguire è che la risoluzione spettrale diminuisce con l'aumento della dimensione del rivelatore, mentre la sua efficienza intrinseca aumenta. Detto ciò, il resto dipende di che cosa vuoi misurare.
"Altro punto interrogativo è lo spessore del cristallo. Alcuni dicono che deve essere da 1-2mm max. Altri dicono invece che 2-3mm è l'ottimale." sicuramente quelli che consigliano l'uso di quei particolari spessori hanno aggiunto qualche altra spiegazione dietro le loro raccomandazioni.
L'unica regola generale che puoi seguire è che la risoluzione spettrale diminuisce con l'aumento della dimensione del rivelatore, mentre la sua efficienza intrinseca aumenta. Detto ciò, il resto dipende di che cosa vuoi misurare.