Il geiger che non c’è
Il geiger che non c’è
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Incuriosito da un annuncio su eBay e dal suo minimo prezzo, ho voluto provare e toccare con mano uno strano mini strumento, costruito nei Paesi Bassi.
Certo, l’aspetto è semplicissimo, un piccolo tubo vuoto con all’interno un elettrodo che immagino collegato al gate di un fet, in modo da mandarlo in conduzione quando delle radiazioni entrano nella cavità e ionizzano l’aria ivi contenuta.
Direttamente dalla descrizione fatta dal venditore su eBay:
“Detects all forms of ionizing radiation (Alpha, Beta & Gamma). When radiation is detected, the red LED lights up.”
Certo che la descrizione ufficiale è molto promettente, ma sarà poi vero ?
Visto che viene citata la sua performance con l’Americio 241, non c’è problema, lo mettiamo subito ben vicino ad alcune capsule di Americio ed infatti, nel giro di qualche secondo, il led si illumina in tutto il suo splendore.
Quindi con le alfa evidentemente funziona, si deve solo dare il tempo all’aria contenuta nella sonda di ionizzarsi sufficientemente, poi l’aumento di conducibilità fa accendere il led.
Proviamo ora con le radiazioni beta e, per averne una buona quantità, prendiamo alcune lancette di una vecchia sveglia trattate con resina acrilica per non disperdere polveri ed alfa ed avviciniamo il nostro strumentino.
Questa volta la faccenda diventa piuttosto dura, nonostante la dose da cavallo di radiazioni beta , non succede nulla o quasi. Solo spegnendo le luci si arriva a notare una leggera luminosità del led, ma nulla di più.
Per l’ultima prova, con le radiazioni gamma, prendiamo un pozzetto emettitore di sole gamma, di quelli che uso per i test ed ancora avviciniamo il geiger in prova.
Ma neanche per idea, il led è rimasto completamente e miseramente spento, mentre il povero Radalert di fianco segnava regolarmente l'emissione di raggi gamma.
No, direi proprio che come strumento per evidenziare la radioattività siamo ben lontani da un minimo di funzionalità. Al massimo possiamo considerare questo simpatico tubetto giallo come un curioso gadget, nulla di più.
Oltre tutto, mentre lo strumento rileva con molta fatica le radiazioni maggiormente ionizzanti (alfa), è invece molto sensibile alla elettricità statica di cui tutti noi siamo portatori: basta toccarlo con due dita a metà del tubo per vedere il led accendersi immediatamente e segnalare la conduzione.
Conclusione: aggeggio che non so come considerare, non certamente un rilevatore di radioattività, ma neppure un gadget per giochi di società, visto che per farlo funzionare deve entrare in contatto con dell’Americio 241, una sostanza che non è assolutamente il caso di portarla in giro per far divertire gli ospiti.
Poi, finalmente, ho capito a cosa può servire ottimamente questo strumento, qual è la sua vera specialità: scaricare le pile, ma nel più lungo tempo possibile !
In questo è imbattibile, dato il minimo consumo del fet, la pila da 9 Volt dura 6 mesi senza interruzione !
Questo si che è un bel risultato !
Incuriosito da un annuncio su eBay e dal suo minimo prezzo, ho voluto provare e toccare con mano uno strano mini strumento, costruito nei Paesi Bassi.
Certo, l’aspetto è semplicissimo, un piccolo tubo vuoto con all’interno un elettrodo che immagino collegato al gate di un fet, in modo da mandarlo in conduzione quando delle radiazioni entrano nella cavità e ionizzano l’aria ivi contenuta.
Direttamente dalla descrizione fatta dal venditore su eBay:
“Detects all forms of ionizing radiation (Alpha, Beta & Gamma). When radiation is detected, the red LED lights up.”
Certo che la descrizione ufficiale è molto promettente, ma sarà poi vero ?
Visto che viene citata la sua performance con l’Americio 241, non c’è problema, lo mettiamo subito ben vicino ad alcune capsule di Americio ed infatti, nel giro di qualche secondo, il led si illumina in tutto il suo splendore.
Quindi con le alfa evidentemente funziona, si deve solo dare il tempo all’aria contenuta nella sonda di ionizzarsi sufficientemente, poi l’aumento di conducibilità fa accendere il led.
Proviamo ora con le radiazioni beta e, per averne una buona quantità, prendiamo alcune lancette di una vecchia sveglia trattate con resina acrilica per non disperdere polveri ed alfa ed avviciniamo il nostro strumentino.
Questa volta la faccenda diventa piuttosto dura, nonostante la dose da cavallo di radiazioni beta , non succede nulla o quasi. Solo spegnendo le luci si arriva a notare una leggera luminosità del led, ma nulla di più.
Per l’ultima prova, con le radiazioni gamma, prendiamo un pozzetto emettitore di sole gamma, di quelli che uso per i test ed ancora avviciniamo il geiger in prova.
Ma neanche per idea, il led è rimasto completamente e miseramente spento, mentre il povero Radalert di fianco segnava regolarmente l'emissione di raggi gamma.
No, direi proprio che come strumento per evidenziare la radioattività siamo ben lontani da un minimo di funzionalità. Al massimo possiamo considerare questo simpatico tubetto giallo come un curioso gadget, nulla di più.
Oltre tutto, mentre lo strumento rileva con molta fatica le radiazioni maggiormente ionizzanti (alfa), è invece molto sensibile alla elettricità statica di cui tutti noi siamo portatori: basta toccarlo con due dita a metà del tubo per vedere il led accendersi immediatamente e segnalare la conduzione.
Conclusione: aggeggio che non so come considerare, non certamente un rilevatore di radioattività, ma neppure un gadget per giochi di società, visto che per farlo funzionare deve entrare in contatto con dell’Americio 241, una sostanza che non è assolutamente il caso di portarla in giro per far divertire gli ospiti.
Poi, finalmente, ho capito a cosa può servire ottimamente questo strumento, qual è la sua vera specialità: scaricare le pile, ma nel più lungo tempo possibile !
In questo è imbattibile, dato il minimo consumo del fet, la pila da 9 Volt dura 6 mesi senza interruzione !
Questo si che è un bel risultato !
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Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Il geiger che non c’è
Proprio un bell'oggettino .....
Certo che anche questi nordici ....
P.S. Mi scusi se glielo chiedo.... ma sarei curioso di sapere con che mescola è fatto il " pozzetto Gamma " ....??
Certo che anche questi nordici ....
P.S. Mi scusi se glielo chiedo.... ma sarei curioso di sapere con che mescola è fatto il " pozzetto Gamma " ....??
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Re: Il geiger che non c’è
Nessun problema, ma ti rispondo per MP.
Ma la vuoi piantare di darmi del Lei ?
Ma la vuoi piantare di darmi del Lei ?
Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Il geiger che non c’è
Mi scusi ..ops... scusami Andrea ... ma non so mai come pormi ... nei suoi ... tuoi confronti ... è una forma di rispetto ( che mi hanno insegnato tanti anni fa quando ero ancora un bimbo ) che faccio fatica a non avere nei confronti di persone più grandi , più sagge e più preparate di me ...!!Enotria ha scritto:Nessun problema, ma ti rispondo per MP.
Ma la vuoi piantare di darmi del Lei ?
Comunque mi fa piacere se posso osare ...
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Re: Il geiger che non c’è
Dilla chiara dai !Studio 1 ha scritto: ... è una forma di rispetto che faccio fatica a non avere nei confronti di persone più grandi , più sagge e più preparate di me ...
Più vecchie e più rimbambite, altro che sagge.
Ti svelo un segreto che scoprirai solo fra molti anni: invecchiando non cambia nulla, ne nella tua testa, ne nei tuoi pensieri, tutto continua esattamente come quando eri un giovanotto di belle speranze e tu continui a vederti esattamente come eri allora.
La fregatura è che anche se le idee restano le stesse e l'immagine che hai di te resta la stessa, le possibilità fisiche sono molto diverse ed anche la pigrizia è aumentata in modo esponenziale.
Questo anche ti spiega come mai uno come me è tanto propenso a dare consigli agli altri, ma se poi deve finire di assemblare il suo geiger, continua a tampinare e non arriva mai in fondo.
Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Il geiger che non c’è
Enotria ha scritto:Dilla chiara dai !Studio 1 ha scritto: ... è una forma di rispetto che faccio fatica a non avere nei confronti di persone più grandi , più sagge e più preparate di me ...
Più vecchie e più rimbambite, altro che sagge.
Ti svelo un segreto che scoprirai solo fra molti anni: invecchiando non cambia nulla, ne nella tua testa, ne nei tuoi pensieri, tutto continua esattamente come quando eri un giovanotto di belle speranze e tu continui a vederti esattamente come eri allora.
La fregatura è che anche se le idee restano le stesse e l'immagine che hai di te resta la stessa, le possibilità fisiche sono molto diverse ed anche la pigrizia è aumentata in modo esponenziale.
Questo anche ti spiega come mai uno come me è tanto propenso a dare consigli agli altri, ma se poi deve finire di assemblare il suo geiger, continua a tampinare e non arriva mai in fondo.
Magari "tra molti anni" ..... ho anch'io i miei ... eh ... eh ...
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Re: Il geiger che non c’è
Simpatico aggeggio, mi sa che se ce l'avessimo al Museo, dovrei rinchiuderlo nella vetrinetta, forse lì un pò si attiva
Spulciando qua è la, sempre sulla baia come oggetto simile ho visto questo: 301896625356

Spulciando qua è la, sempre sulla baia come oggetto simile ho visto questo: 301896625356

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Re: Il geiger che non c’è
Intanto tu preparagli il posto, che tanto ti arriva con il primo pacco in partenza per il Museo
Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
Re: Il geiger che non c’è
Ciao EmilianoEmiliano ha scritto:Simpatico aggeggio, mi sa che se ce l'avessimo al Museo, dovrei rinchiuderlo nella vetrinetta, forse lì un pò si attiva
Spulciando qua è la, sempre sulla baia come oggetto simile ho visto questo: 301896625356
Perché dovrebbe essere questo un oggetto simile a quello di Enotria?
Re: Il geiger che non c’è
La somiglianza, la similitudine sta solo nella forma del tubo rilevatore (e nelle ridotte dimensioni), nella sostanza sono profondamente diversi, questo come vedi ha un circuito e monta un/dei tubo/i rilevatori decisamente più sensibili.
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