Misura HT geiger

Apparati militari e non per misurare la radioattività.

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Teslacoil
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Re: Misura HT geiger

Messaggio da Teslacoil » 05/10/2016, 0:09

La cosa suggerita da Marconmeteo e' ovviamente validissima (anche se di resistenze ne servono parecchie!!!!) ed e' sostanzialmente la migliore soluzione possibile.
(specie se accoppiata ad un qualche tipo di misuratore ad impedenza ultra-alta).

Altrimenti, buon modo per analizzare il comportamento dell' alimentatore potrebbe essere quello di collegarlo ad una sonda avente un impedenza nota (molto elevata per evitare di
perturbare eccessivamente il sistema), eseguire la misurazione della tensione, quindi applicare in parallelo un altra impedenza nota e rifare la misura.
conoscendo le due impedenze ed applicando le solite formulette di Ohm e di Chirchoff si riesce a risalire all' impedenza interna del generatore (quindi calcolarsi di quanto si siedera'
quando connesso a quello che dovra' diventare il suo carico).


Per quanto riguarda la retroazione e la stabilita' dell' alimentatore il discorso si suddivide in varie strade:
Nel caso dei tubi geiger il circuito di alimentazione e' di solito minimale, perche' questi possono tollerare variazioni molto ampie della tensione di alimentazione (la retroazione
potrebbe NON essere neppure presente!).
nel caso degli scintillatori da conteggio, si possono ammettere variazioni di tensione e ripple abbastanza contenuti ma senza esagerare all' estremo (la retroazione e' quasi sempre
presente ma NON e' riferita a nulla di particolarmente superstabile).
nel caso degli scintillatori da spettrometria (o da conteggio pesato su singola energia) la precisione di tensione deve essere elevata (sono ammessi errori intorno a qualche percento)
la stabilita' dell' alimentazione deve essere necessariamente molto elevata (dallo 0,1% in giu), senza contare che il ripple massimo ammissibile e' veramente ultrabasso (e qui' si
va sulle parti per milione!), inutile dire che questi alimentatori sono veramente molto curati......

IL GROSSO PROBLEMA E' CHE POI, A QUESTI ALIMENTATORI VIENE MESSA QUASI SEMPRE UNA RESISTENZA IN SERIE di valore piuttosto elevato (vari megaohm) che in teoria dovrebbe
essere conosciuta ma che, in pratica, l' hobbysta che compra un apparato usato da qualche parte potrebbe NON conoscere!

Lo scopo di questa resistenza e' ovviamente presto detto: serve a poter condividere l' unico cavo coassiale presente sia per l' invio di alimentazione dall' apparato verso la sonda che
per l' invio degli impulsi rilevati dalla sonda indietro verso l' apparato.

Grazie a questa resistenza serie, ad ogni impulso rilevato si forma un lieve abbassamento di tensione sul cavo che puo' essere facilmente rilevato dal contatore (qualora si tratti di un
dispositivo proporzionale, quindi uno scintillatore o un tubo proporzionale da spettrometria, oltre a rilevare la presenza dell' impulso si va a rilevare pure la sua ampiezza)..... come e' logico
che sia pero' questa resistenza offre pure un rovescio della medaglia (cioe' quello di far variare la tensione di alimentazione continua in funzione dell' impedenza in CC della sonda!!!!)



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